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| Titolo: Here I am
Personaggi: ZE:A, focus on Hyungshik and Dongjun
Rating: none
Credit: http://kpopowl.tumblr.com/post/6161250204/here-i-am-fic
Era stanco. I tanti impegni, le ore senza fine degli allenamenti, le ore troppo brevi della pausa, tutto quanto. Era esausto al punto che Hyungshik sentiva il corpo arrendersi e la fine della sua esistenza arrivare. Come le stelle luminose arrivano alla loro catastrofica distruzione, così lui sarebbe divenuto una supernova e il conseguente buco nero avrebbe portato via tutti con sé... Hyungshik cacciò quei pensieri dalla mente. “Devo essere impazzito”, disse a sé stesso: perché pensava di esplodere? Non credeva di voler conoscere la risposta alla domanda.
Alzò gli occhi quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla, incrociando lo sguardo di Siwan che lo fissava. “È ora di andare” e fece un cenno con la testa verso il resto del gruppo che avevano già le valigie in mano e aspettavano il bus. Sarebbe stato un lungo, scomodo ritorno a casa. Non che il bus in sé fosse scomodo ma Hyungshik sarebbe stato a disagio ugualmente dal momento che non aveva l’abilità di dormire in qualsiasi posizione come gli altri.
Dongjun riusciva a stento a tenere gli occhi aperti. La sessione di autografi aveva portato via tutte le sue energie e tutto quel che desiderava era tornare al dormitorio e dormire per un giorno intero. Il viaggio sarebbe durato due ore ma aveva intenzione di dormire lungo il tragitto. Non che il suo corpo lo avrebbe lasciato sveglio. Dongjun sbadigliò, attraversò la porta aperta del bus e andò verso il centro del mezzo, mettendo la sua borsa nello scompartimento in alto. Toccò velocemente la tasca per sentire il cellulare e l’iPod. Trovandoli entrambi nella tasca di dietro, diede un’occhiata intorno e vide Hyungshik attraversare per ultimo la porta. “Questo posto è preso?” Hyungshik cominciò a tormentarlo appena gli si avvicinò, mettendo la sua borsa accanto allo scompartimento di quella di Dongjun. Guardandosi intorno, Dongjun notò che quello accanto al suo era l’ultimo posto libero. Arrossendo un po’, scosse la testa e scoccò uno sguardo contrariato quando la mano dell’altro gli scompigliò i capelli. Si diede qualche colpo con la mano e i suoi capelli tornarono alla normalità, sedendosi nel posto accanto al ragazzo, raggiunse poi la tasca posteriore e prese l’iPod, sbrogliando le cuffie.
Dongjun vide con la coda dell’occhio Hyungshik guardare fuori dal finestrino mentre si sedeva, cercando di mettersi comodo con lo spazio limitato a sua disposizione. Le sue lunghe gambe sembravano compresse e Dongjun cercò di immaginare il dolore che avrebbero provato una volta arrivati a casa. Girò poi la testa guardando anche lui fuori dal finestrino e fissando lo scorrere del paesaggio senza alcun interesse, si mise una cuffia nell’orecchio. Stava per mettere anche la sinistra quando gli balenò un pensiero improvviso. Si voltò verso Hyungshik e raggiunse piano il suo orecchio con l’altra cuffia. Hyungshik sobbalzò, non aspettandosi quel suo comportamento e si voltò a guardarlo incuriosito. Dongjun lo fissò negli occhi per qualche secondo, poi sorrise e abbassò lo sguardo sul suo iPod, premendo play: subito le loro orecchie vennero raggiunte da una dolce musica.
Hyungshik non credeva alla sua fortuna. Prima era riuscito a trovare posto proprio di fianco al sua maknae preferito e ora condivideva la musica con lui? In quel momento poteva anche morire felice. Hyungshik chiuse gli occhi ascoltando la dolce melodia che era in esecuzione: qualche musica d’orchestra o altro cui non riusciva a dare un nome. Non per questo meno bella.
Non era sicuro riguardo a quanto tempo fosse passato, ma notò che il mezzo era diventato silenzioso: si guardò attorno, tutti sembravano dormire tranne lui. Si voltò verso il posto accanto al suo e posò lo sguardo su Dongjun, anche lui addormentato: la testa gli ciondolava da un lato e un lieve russare saliva da lui di tanto in tanto. Hyungshik si guardò di nuovo attorno per assicurarsi che nessuno stesse guardando. Quando fu sicuro che nessuno avrebbe visto quello che stava per fare, avvicinò lentamente una mano verso il collo di Dongjun e portò altrettanto lentamente la testa del ragazzo sulla sua spalla. Diede una pettinata ai capelli dell’altro per spostarglieli dagli occhi, sorrise quando Dongjun russò di nuovo e rise sotto i baffi quando appoggiò il collo sulla testa di Dongjun.
Hyungshik chiuse gli occhi e cadde in un sonno sereno: la musica e il caldo corpo di fianco a lui lo trascinavano verso l’incoscienza.
“Non sono adorabili?”
Gli occhi assonnati di Hyungshik si aprirono e con difficoltà cominciò a svegliarsi a causa dei tanti occhi che lo fissavano. Si sentiva come se fosse fermo da giorni e, cercando di muovere i suoi arti, si rese conto di essere bloccato da qualcosa di più che il semplice sonno. Guardò in basso e con sorpresa trovò un certo maknae disteso su di lui, le braccia intorno alla sua vita e la testa poggiata nell’incavo del suo collo.
Hyungshik spostò lo sguardo sul resto dei membri. “Bè, che cosa state fissando?” Quelli sorrisero con aria saccente e lasciarono il bus, mormorando di mettere le prove su Twitter più tardi. Nessun dubbio sul fatto che ci sarebbe stato uno scandalo prima della fine della notte...
Ma al momento, Hyungshik non riusciva a trovare una singola ragione per curarsene. Sorrise quando Dongjun, ancora profondamente addormentato, si rannicchiò più vicino, la sua piccola mano strinse il fianco di Hyungshik e annusò più a fondo il suo collo. Anche se non voleva affatto svegliarlo, Hyungshik avrebbe preferito essere disteso in un comodo letto.
Lo cinse tra le braccia e diede un lieve bacio sulla fronte del maknae: sorrise quando Dongjun mugugnò cominciando a svegliarsi. Aveva appena aperto gli occhi mormorando, quando riassunse la posizione di partenza e tornò a dormire come se non si fosse mosso affatto. Hyungshik sospirò, arrendendosi.
Forse qualche altro minuto non gli avrebbe fatto poi così male.
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